COP23: i paesi sempre più uniti per ridurre le emissioni di CO2

Da oggi fino al 17 novembre si terrà la COP23, la ventitreesima conferenza della Convenzione delle Nazioni unite sul cambiamento climatico (UNFCCC), dove i negoziatori di 195 paesi più l'Unione Europea


sono chiamati a fare passi concreti per ridurre le emissioni di gas serra. L’incontro si tiene a Bonn dove si trova il quartiere generale della UNFCCC e sarà presieduta dal governo di Fiji: la presidenza viene assunta dai paesi a rotazione.

L'obiettivo principale della Conferenza sul clima è quello di definire le linee guida sull'attuazione delle regole stabilite dall'accordo di Parigi in tema di trasparenza, finanziamenti, tecnologia e miglioramento delle competenze, soprattutto dopo il ritiro degli Stati Uniti. Non a caso, Peter Liese, deputato tedesco del Partito popolare europeo, ha dichiarato: "Non si prenderanno grandi decisioni, ma è estremamente importante che dopo l'annuncio degli Stati Uniti di voler uscire dall'accordo di Parigi, il resto del mondo resti unito".

L'accordo di Parigi: cos'è e cosa significa

Entrato in vigore in Europa il 4 novembre 2016, l'accordo di Parigi è il primo documento sottoscritto da 195 paesi mediante il quale si impegnato a ridurre gli effetti del surriscaldamento globale. L'obiettivo è quello di ridurre dopo il 2020, la temperatura del pianeta a livelli pre-industriali. Attualmente L'UE si sta impegnato per ridurre le emissioni di gas a effetto serra derivanti dai trasporti, dalle costruzioni, dai rifiuti e dall'agricoltura.