L'Agenzia Europea per i Diritti Fondamentali* ha condotto un sondaggio sui musulmani che risiedono nell’U.E., che rappresentano il 4% della popolazione totale.
La ricerca è stata condotta su un campione
di oltre 10 mila persone residenti in 15 paesi dell’Unione Europea: Austria, Belgio, Cipro, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Malta, Paesi Bassi, Slovenia, Spagna, Svezia, Regno Unito. I risultati della ricerca evidenziano un buon livello di integrazione, anche se non mancano aspetti di criticità: il 76% degli intervistati, infatti, dichiara di sentirsi sostanzialmente ben integrato e di avere un alto grado di fiducia nelle istituzioni del paese europeo in cui risiede; tuttavia più di un terzo di essi ha dichiarato di aver subito atti discriminatori, soprattutto nei luoghi di lavoro o durante la ricerca di un impiego. In particolare risultano fonte di sospetto i simboli religiosi evidenti, gli abiti tradizionali, il nome, il colore della pelle e l’apparenza fisica.
Frans Timmermans, Vice Presidente della Commissione europea, ha sottolineato: “Voglio assicurare tutti i cittadini musulmani che la Commissione contrasta ogni forma di intolleranza in quanto è contro i nostri valori e le nostre leggi”.
*L'Agenzia Europea per i Diritti Fondamentali (FRA), istituita nel 2007, è un organismo indipendente, finanziato dal bilancio dell’Unione ed ha sede a Vienna; l’Agenzia svolge indagini e ricerche e fornisce consulenza in materia di diritti fondamentali. Sito web http://fra.europa.eu/it