Fondi UE: al via i progetti per il mangiar sano nelle scuole, per l'Italia più di 30 milioni

"Frutta e verdure nelle scuole" e "Latte nelle scuole" sono i due progetti principali promossi dall'Unione Europea, fin dal 2009, per promuovere non solo le sane abitudini alimentari tra i bambini,


ma anche per combattere l'obesità infantile e sostenere le famiglie più povere. Dal 1 agosto 2017, i due progetti sopracitati faranno parte di un quadro normativo unificato con l'obiettivo di ottimizzare i risultati. L'anno scorso oltre 20 milioni di bambini hanno beneficiato di questo programma "educativo-alimentare" e, nonostante la partecipazione sia facoltativa, tutti gli Stati Membri dell'Unione Europea hanno aderito all'iniziativa per il prossimo anno scolastico.
Il commissario europeo per l'Agricoltura e lo sviluppo rurale, Phil Hogan, ha elogiato il nuovo percorso intrapreso dall'UE sul tema dell'alimentazione nelle scuole per il suo duplice effetto benefico: di sostegno agli studenti europei e agli agricoltori del suolo europeo.
I prodotti che verranno distribuiti saranno principalmente frutta fresca, verdure e latte da bere, ma anche prodotti trasformati come minestre, composte di frutta, succhi, yogurt e formaggio, sempre che la scelta sia approvata dalle autorità sanitarie nazionali. Severamente vietati zuccheri aggiunti, sale e grassi. Ciascun Stato Membro può intervenire affiancando un finanziamento statale a quello europeo, incoraggiando l'acquisto di prodotti locali o regionali, biologici o a filiera corta.

I numeri del finanziamento europeo                                                

Come detto in apertura saranno circa 250 i milioni di euro messi sul piatto dall'Unione Europea per l'anno scolastico 2017/2018. Di cui più di 145 milioni destinati al progetto "Frutta e verdura" e circa 105 per il progetto "Latte". Per ammontare di finanziamenti ricevuti, circa 30 milioni di euro, l'Italia si posiziona al terzo posto preceduta soltanto dalla Francia (35 milioni) e dalla Germania (36,7 milioni). Nello specifico le scuole dello Stivale potranno sfruttare circa 21 milioni di euro per la distribuzione della frutta nelle scuole e di più di 9 milioni per il latte e prodotti caseari.